11.2 “Hard tongue” Tecnica del Nord-East Arnhem Land

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11.2 “Hard tongue” Tecnica del Nord-East  Arnhem Land

Premetto subito che per eseguire questa tecnica è assolutamente indispensabile avere un didjeridoo del tipo “Yidaki”, il quale viene costruito solo dai custodi aborigeni delle tribù Yolngu del nord-est di Arnhem land. Le dimensioni dell’ Yidaki vengono prescelte da questi artisti già dal momento in cui viene tagliato l’albero e nella maggior parte dei casi sono tutti abbastanza affusolati. Le imboccature possono misurare da 25 mm a 35 mm e campane da 8 cm a 12 cm. L’impostazione delle labbra nell’ Hard Tongue, è un po’ più stretta di quella usata nel suono non tradizionale, il labbro superiore è protratto leggermente in avanti rispetto a quello inferiore e spinge lievemente verso il basso. Praticamente bisognerebbe arrivare a produrre un suono più compatto e senza armonici, a differenza di quello occidentale che invece li accentua il più possibile.

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Le parole che compongono il ritmo base nell’ Hard Tongue sono :
Dith-dhu /dhirrl dhirrl :
Dith = la lingua parte da dietro l’angolo del palato subito sopra i denti superiori (punto 2) e striscia in avanti, fino ad arrivare con la punta tra i denti o addirittura tra le labbra. Il suono che si produce strisciando la lingua nel palato non deve essere secco o corto ma bensì, come dice la parola stessa strisciato, quando si arriva tra i denti è come se si eseguisse un leggero Toot.
Dhu = ci sono due modi di interpretare il movimento di questa parola :
– dalla posizione interdentale la lingua torna indietro, fino ad arrivare al centro della bocca (punto 3), pronunciando una “U”.
– dalla posizione interdentale la lingua, sempre con un movimento strisciato, ritorna dietro l’angolo del palato(punto 2), pronunciando quasi una “L”.
Dhirrl = si parte da dietro gli incisivi superiori per la “dhi” (punto 1) e arricciando velocemente la lingua si pronuncia una “rr” (tra punto 1 e punto 2), per poi arrivare dietro l’angolo del palato(punto 2). Però bisogna anche precisare che in realtà, il suono che si produce è più simile ad un “ dorrong “.
Questo è anche il movimento più complicato da eseguire perchè alla fine di questa parola, più o meno nella “L”, si deve respirare e solitamente lo si fa in tutti e due i “dhirrl”.
Ricordate che queste indicazioni devono servire solo per far capire al meglio i movimenti base e non devono essere seguite alla lettera, anche perchè la fisionomia della bocca è diversa in ognuno di noi. Cercate sempre di imitare il più possibile il suono ma con stile e timbro personalizzati.
I più famosi rappresentanti Aborigeni di questo stile di suono sono:
Djalu Gurruwiwi (Mr. Didgeridoo) – Milkayngu Munungur – Ngongu Gananbarr – Mirrwatnga Munyarryun – Datjirri Wunungmurra – Yomunu Yunupingu – la band degli Yothu Yindi.

CD consigliati per ascoltare o imparare le tecniche illustrate :
DJALU “Djalu Teaches and Plays Yidaki” – DJALU “Djalu Teaches and Plays Yidaki 2” – MILKAYNGU MUNUNGGURR “Hard Tongue Didgeridoo” – YOTHU YINDI “Homeland Movement” – YOTHU YINDI “Tribal Voices”

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