11.1 Introduzione

INDICE DEL LIBRO                PROSSIMO PARAGRAFO                   www.windproject.it


CENNI SU MUSICA E TECNICHE TRADIZIONALI
11.1 Introduzione

In questo capitolo cercherò di spiegare la differenza tra l’impostazione di suono del didjeridoo occidentale e quello tradizionale dell’Yidaki, le basi della tecnica di quest’ultimo, chiamata “Hard Tongue”, e alcuni cenni sulle tecniche del Western Arnhem Land. Voglio anche precisare che in questo breve testo troverete solo piccolissimi elementi base delle tecniche tradizionali, forniti dal punto di vista di un musicista non-aborigeno che sta tentando di apprendere e capire solo gli elementi musicali, piuttosto che quelli sacri o spirituali di questo stile di suono, i quali devono rimanere solo ed esclusivamente proprietà degli aborigeni.
Per la mia esperienza di suonatore di didjeridoo, nato in Italia e quindi condizionato molto da sonorità più precise e regolari, è stata una gara veramente dura passare a ritmiche complesse come quelle tradizionali del nord-est di Arnhem Land, che sono basate su “accenti pulsanti” realizzati attraverso la lingua, la gola e spinte addominali. Cosa vuol dire “accenti pulsanti”? Significa che la lingua lavora velocemente in uno spazio molto ridotto che rimane tra il palato, i denti e le labbra, dando così al suono degli accenti molto particolari e potenti, caratteristici di questa tecnica. Inoltre all’interno di questi ritmi si usa il Toot in modo molto veloce e secco, creando così un effetto a percussione.

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