1.4.3 IL RITUALE E LA PERFORMANCE MUSICALE

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1.4.3 IL RITUALE E LA PERFORMANCE MUSICALE

Per le popolazioni aborigene australiane la pratica rituale è strumento fondamentale nei processi di organizzazione sociale. Durante lo svolgimento delle cerimonie viene riprodotta la mitologia ancestrale, sono impartiti insegnamenti e viene alimentata e protetta la conoscenza. Questa pratica, nella sua esecuzione, è accompagnata anche da un’espressione musicale. L’aspetto sonoro è una delle caratteristiche fondamentali del cerimoniale aborigeno. La musica diventa espressione sacra perché prodotta dall’attività dei progenitori ancestrali. E’ noto come essi abbiano creato canzoni delle loro gesta ed abbiano formato il mondo nominandolo59. La musica aborigena australiana si caratterizza come uno stile musicale essenzialmente vocale. Troviamo in essa una serie di canzoni accompagnate da strumenti musicali sostanzialmente a percussione. Lo stile e l’accompagnamento variano da area ad area. Esistono canzoni sacre e segrete, canzoni pubbliche, canzoni delle donne, canzoni singole e canzoni di gruppo. L’esecuzione di queste musiche e delle correlate danze cerimoniali è un avvenimento fondamentale dell’organizzazione sociale interna del gruppo. Solitamente un insieme musicale è composto da uno o più cantanti, accompagnato ciascuno da uno strumento a percussione o, dove in uso, dal didjeridoo. Gli esperti e i virtuosi, ottimi cantanti e suonatori, sono oggetto di grande ammirazione e la loro fama travalica il gruppo sociale di appartenenza60. Il linguaggio dei testi delle canzoni aborigene è in genere molto difficile da comprendere. Gli stili musicali e la fonetica comportano variazioni così come l’uso di termini specifici. I testi musicali spesso includono parole ormai in disuso, termini provenienti da altre lingue, spesso parlate solo dagli spiriti, parole ideate per essere contenute esclusivamente in testi musicali. Pertanto, senza una conoscenza specifica, estesa e locale del territorio e del Dreaming, risulta impossibile comprendere il significato delle canzoni indigene. Dall’altra, per coloro che possiedono invece tale conoscenza, le canzoni costituiscono e evocano una serie di

significati e di immagini correlate61.

La cultura aborigena mostra una società divisa in base all’età e al sesso e ciò si rispecchia nella pratica musicale. In proposito, una prima distinzione da farsi è tra esecuzioni private o interne e pubbliche o esterne. Le prime sono esecuzioni segrete: uomini e donne hanno cerimonie, canzoni e anche luoghi riservati e di loro esclusiva appartenenza. Le canzoni segrete sono conosciute unicamente dagli iniziati e vengono trasmesse ai giovani dopo opportune cerimonie. Le esecuzioni pubbliche, invece, permettono la partecipazione di tutta la società e sono eseguite durante cerimonie importanti come circoncisioni e funerali e sono strumenti per l’educazione culturale62.

La produzione musicale maschile si presenta più ampia e variegata, in parte perché è quella più etnograficamente documentata. Le canzoni dei cicli maschili sono legate ai progenitori ancestrali. Gli uomini si identificano negli antenati e ne mimano le azioni con danze. Il repertorio musicale dei bambini non lo si può connotare come una vera e propria produzione organizzata.

Si tratta di una pratica musicale che si sviluppa per imitazione, essendo il repertorio dei giovani, una sorta di copia di quello degli adulti. Tuttavia, esso è di cruciale importanza: è proprio in questa età che si formano nuovi artisti. Il repertorio delle donne è più ridotto rispetto a quello degli uomini, sia per quanto riguarda la frequenza di esecuzione, sia per quanto concerne gli argomenti trattati. Una tipica esecuzione musicale femminile sono le canzoni di lamento che vengono eseguite durante le cerimonie di iniziazione e durante i funerali. Anche dall’esecuzione di queste canzoni emerge il contatto con un passato mitologico, che ripercorre il sentiero ancestrale63.

L’importanza delle canzoni è correlata anche agli argomenti trattati all’interno dei testi. L’antropologo Theodor George Henry Strehlow, in Songs of Central Australia64, analizza e classifica le diverse tematiche che si ritrovano all’interno delle canzoni. Una prima categoria è costituita dalle canzoni contro le malattie e per la salute. Si tratta di componimenti realizzati per proteggersi da eventi naturali come i morsi di serpente o soprannaturali come fatture fatte da altri uomini. L’esecuzione di queste canzoni è prerogativa degli uomini-medicina che hanno una vasta conoscenza del repertorio musicale totemico. Le canzoni per ferire i nemici hanno invece lo scopo di distruggere l’avversario. Non è raro trovare scene di massacro all’interno di questi testi. Spesso sono gli stessi antenati a combattere tra di loro. Una terza categoria racchiude le canzoni eseguite nel corso di cerimonie per l’incremento totemico. Si tratta di esecuzioni atte a incrementare la fertilità delle specie animali e vegetali. Un quarto gruppo è composto dalle canzoni commemorative: brani che trattano le gesta degli antenati totemici. Sono strumenti importanti per la diffusione della cultura e della conoscenza. In genere queste canzoni hanno per soggetto la descrizione del progenitore ancestrale, dei suoi luoghi, dei segni che ha lasciato durante il suo cammino, delle azioni che ha compiuto. Le canzoni iniziatiche comprendono brani che descrivono riti iniziatori i cui testi contengono riferimenti al sangue, associato all’idea di fertilità e di vita. Altra categoria è rappresentata dalle canzoni per controllare gli agenti atmosferici. Per gli aborigeni uno dei poteri più importanti che un uomo può acquisire è quello di controllare il tempo. Questo potere assume rilevanza soprattutto nelle aree del centro Australia dove le precipitazioni piovose sono rare e imprevedibili. Anche le canzoni sulla bellezza umana e quelle sull’amore sono due categorie strettamente correlate tra loro.

Argomenti trattati in questi testi sono: l’audacia e l’abilità nell’uso delle armi, la prestanza, la lode delle qualità fisiche di bellezza, l’amore fra i due sessi. Ultima categoria è costituita dalle canzoni di affetto per la terra. L’amore per la propria terra è considerato uno tra i sentimenti principali per le popolazioni aborigene. La descrizione che gli indigeni danno della loro terra in queste canzoni segue dei dettami personali. Così un luogo può essere pauroso perché memore di tragedie o allegro perché teatro di eventi felici65.

La pratica musicale aborigena connota quindi ogni avvenimento significativo appartenente alla cultura della popolazione stessa. Conseguentemente all’interno di questi cicli si potranno trovare brani che descrivono il paesaggio, altri che cantano le gesta degli spiriti ancestrali, altri ancora che permettono il controllo delle condizioni atmosferiche. Il ciclo totemico cantato è una delle espressioni rituali grazie alle quali l’uomo entra in contatto con il Dreaming. Il mito è trasferito nella pratica rituale e prende forma nelle danze ad esso associate. I cicli di canzoni svolgono anche un importante ruolo formativo. La musica è una istituzione educativa e le canzoni sono i maestri di questa educazione66. Anche le danze, unitamente alle coreografie che vengono realizzate per accompagnare le canzoni sono parte integrante di tale educazione. I progenitori sono imitati con particolari gesti caratteristici e viene mimata l’azione che essi hanno compiuto in un particolare luogo. Come per l’espressione musicale, anche questa è appresa per imitazione. Fin dall’infanzia i giovani si uniscono alle danze imitando i passi e i movimenti degli adulti67.

Tra gli elementi che compongono un’esecuzione rituale ve ne è un altro di uguale importanza: il disegno. Ogni ciclo totemico, infatti, racchiude anche l’espressione grafica dell’antenato di cui tratta. Stilizzazioni o idealizzazioni delle sue forme o delle sue orme entrano a pieno titolo nell’esecuzione della cerimonia. In generale la simbologia del segno è presente nel rituale aborigeno. Spesso il corpo degli attori principali del rito viene ricoperto con motivi totemici particolari68. Altro elemento di fondamentale importanza è il luogo di esecuzione per lo svolgimento della performance. Esso trascendendo la sua natura si trasforma in un luogo 31 mitologico. Caratteristica principale del sistema rituale musicale degli aborigeni è di conseguenza la sua forte unitarietà. Nello spazio della performance confluiscono molteplici elementi formatori del cosmo: musica, corpo e danza, racconto mitologico, espressione grafico- pittorica, paesaggio e Legge. Ciononostante il sistema si deve considerare come una sola entità. Tutti gli elementi che lo compongono si fondono in una unità che sfocia nell’esecuzione rituale69 ove quasi mai manca la presenza del didjeridoo.

 

59 Cfr. Furlan, Alberto, op. cit.

60 Cfr. Furlan, Alberto e Ferroni, Andrea, The Didgeridoo Discovery. Antichissimo strumento a fiato nel suo viaggio tra tradizione e modernità, 2006, ed. online: http://www.windproject.it/Windproject-didgeridoo/Didgeridoo-Discovery- Intro.html; Kleinert Sylvia, Neale, Margo, op. cit.

61 Kleinert, Sylvia and Neale, Margo, op. cit.

62 Ibidem.

63 Cfr. Furlan, Alberto, op. cit.

64 Strehlow, Theodor George Henry, Songs of Central Australia, Sydney, Angus and Robertson, 1971.

65 Ibidem.

66 Cfr. Oboe, Annalisa, op. cit.

67 Ibidem.

68 Cfr. Furlan, Alberto e Ferroni, Andrea, op. cit.

69 Cfr. Furlan, Alberto, op. cit., Kleinert, Sylvia and Neale, Margo, op. cit.

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